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Immagine del redattoreFrancesca Galasso

Al via la mostra cinematografica di Venezia: cos'è e perché è così importante?

A voi amanti della cultura italiana non può certo sfuggire una delle manifestazioni culturali più importanti e attese dell’anno: la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Quella di quest’anno è la 78° edizione della Mostra del Cinema, è più antica dell’acclamato Festival di Sanremo, e appena 3 anni più giovane dell’Academy Award. Prima di leggere tante curiosità sul festival e sulla sua storia ricordatevi di seguire le nostre pagine Facebook, Instagram e Youtube e di ascoltare il nostro Podcast.


L’edizione del 2021 si è aperta il primo settembre e durerà fino a sabato 11, nel frattempo a Lido di Venezia sfileranno sul tappeto rosso registi e interpreti di fama internazionale e saranno proiettati film di caratura mondiale. I film in concorso quest’anno sono 21 e tra questi abbiamo Spencer, biopic su Lady D. di Pablo Larrein, Madres Paralelas di Pedro Almodóvar, America Latina dei fratelli Innocenzo, The Card Counter di Paul Schrader e tanti altri.

Ad ogni modo, l’evento più atteso è l’iconico tappeto rosso veneziano. I divi arrivano al Lido di Venezia a bordo di una barca attraversando le romantiche acque della città. I loro ammiratori li acclamano e i fotografi immortalano il momento perfetto sul tappeto rosso. A questo punto, cerchiamo di rispondere ad alcune tra le domande più spesso fatte su questa manifestazione.


Mostra del Cinema di Venezia: cosa è? Come nasce?

È una vera e propria “gara” oltre a essere la manifestazione cinematografica più antica al mondo dopo l’Oscar e tra le più importanti e prestigiose a livello europeo. Nasce nel lontano 1932 nell’ambito della XVIII Biennale di Venezia (fondazione culturale italiana tra le più antiche al mondo) dall’idea dell’allora presidente Giuseppe Volpi.





La prima edizione

La prima Esposizione Internazionale d’Arte Cinematografica si svolse dal 6 al 21 agosto sulla terrazza del famoso Hotel Excelsior al Lido di Venezia e fu subito un successo. Nonostante fosse solo la prima edizione, parteciparono film che fecero poi la storia del cinema tra cui It happened one night di Frank Capra, Grand Hotel di Edmund Goulding, Gli uomini che mascalzoni... di Mario Camerini (foto sulla destra) e Dr. Jekyll and Mr. Hyde di Rouben Mamoulian, che fu il primissimo film ad essere mai stato proiettato durante la Mostra del Cinema di Venezia. Fu una serata fiabesca, infatti la ‘Gazzetta di Venezia’ racconta di uno splendido ballo che si svolse nei saloni dell’Excelsior dopo la proiezione.

Gli anni del Fascismo

Foto da www.ilprimatonazionale.it


La rassegna divenne formale e competitiva a partire dalla sua seconda edizione che si svolse nel 1934 con 19 paesi partecipanti, più di 300 giornalisti accreditati e l’assegnazione di premi ufficiali. Dal 1935, dato il grande successo internazionale, la Mostra del Cinema di Venezia diventa un evento annuale e inizia ad ospitare sul suo tappeto rosso interpreti come le iconiche Marlene Dietricht e Greta Garbo. Mentre nel 1936 viene formata ufficialmente una Giuria Internazionale.

In quegli anni le pressioni politiche si fanno sempre più ingenti e un anno più tardi furono premiati film di esplicita propaganda (Olympia del tedesco Leni Riefenstahl e Luciano Serra Pilota di Goffredo Alessandrini). Da lì fino alla conclusione della guerra ci fu l’assoluto monopolio delle opere e dei registi appartenenti all’asse Roma- Berlino.


Dal dopoguerra alla modernità

La Mostra del Cinema di Venezia ritrova il suo splendore nel dopoguerra istituendo l’attuale Leone d’Oro di San Marco, il premio per il Miglior Film che ha il nome e la forma del simbolo secolare della città di Venezia. Si apre così la storia di grandi pellicole, tappeti rossi storici e di modernità che hanno reso la Mostra del Cinema di Venezia quello che è oggi: maestosa, affascinante, all’avanguardia, impegnata e di grande intrattenimento.


Perché è così importante per gli italiani?

Sicuramente l’importanza della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia risiede nel fatto che il Festival sia nato e abbia attraversatouno dei secoli più importanti di questo paese, scrivendo contemporaneamente la storia del cinema. Ci rappresenta all’estero e racconta a noi italiani quello che c’è fuori da questo paese. È intrattenimento, è moda, è sentirci vicini alle grandi personalità dello spettacolo, ai nostri idoli. Il Festival è soprattutto riconoscimento per l’arte e per chi ci lavora.

Serena Rossi, madrina della 78° edizione


A tal proposito la madrina della 78° edizione, l’attrice Serena Rossi che ha dichiarato in un’intervista che «la Mostra è un evento culturale, ma questo palcoscenico della sala grande del Palazzo del Cinema offre anche l'occasione di parlare della realtà che ci circonda e alla quale noi del cinema non siamo indifferenti solo perché viviamo in una bolla» continua «tanti film ne saranno ulteriore testimonianza, affrontando temi come la violenza di genere, le guerre dimenticate, la dimensione esistenziale dei rifugiati e tanto altro».

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