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Come gli italiani vivono la morte di un Papa e il Conclave?



Cosa significa la morte di un Papa per gli italiani? Cosa succede esattamente? Come funziona un conclave? Tanti studenti di italiano si stanno facendo queste domande e, nonostante le informazioni siano facilmente reperibili ovunque in rete, io vorrei rispondere e fare un po’ di chiarezza. Questo articolo sarà una sorta di riassunto delle domande che ho ricevuto, è doveroso specificare che le opinioni sono personali. Iniziamo da una domanda che potrebbe sembrare banale ma non lo è affatto. Prima di andare avanti non dimenticate di iscrivervi alla pagina Facebook e ascoltare il nostro Podcast.


Quanto sono veramente religiosi gli italiani?

Ovviamente rispondere a questa domanda è molto difficile perché è un’informazione molto soggettiva e, man mano che si avvicina la lente di ingrandimento, si capisce che la risposta varia in base alla regione, alla fascia d’età e molti altri fattori. Tuttavia, possiamo provare a snocciolare qualche numero: nel 2023, secondo statistiche dell’istituto IPSOS, il 61% degli italiani (all’incirca 35 milioni di persone) si è dichiarato cattolico, il 28% non religioso e il resto di altre confessioni cristiane e non. La statistica però ha più senso se si considerano i dati del 2017, quando ben il 74,4% degli italiani si dichiarava cattolico (all’incirca 45 milioni). Questo significa che la fede Cattolica ha perso 10 milioni di fedeli in 6 anni, apparentemente.


Ma i fedeli quanto sono ferventi?

Anche qui, difficile dire quanto quei 35 milioni di italiani che si sono dichiarati cattolici nel 2023 siano ferventi. È possibile che una grossa parte di loro siano fedeli un po’ per “abitudine”, ossia lo sono sempre stati e continuano a esserlo pur non seguendo meticolosamente uno stile di vita secondo le regole della religione cattolica.


Il sistema di valori

Detto questo però dobbiamo anche dire che, pur non essendo così ferventi e pur dichiarandosi molti italiani non religiosi, la cultura italiana è comunque basata su un sistema di valori cattolico. Il nostro sostrato culturale, anche se non ce ne rendiamo conto è profondamente legato alla nostra religione. Pensiamo al divorzio, considerato in Italia come uno dei peggiori fallimenti possibili e immaginabili. Pensiamo ai ruoli standard riservati a uomini e donne. Pensiamo all’idea forte di famiglia, come nucleo centrale della vita di una persona. Tutti questi elementi si fondano probabilmente sulla morale cattolica, anche se non siamo più così tanto cattolici.


La morte di un Papa

Dunque, si potrebbe pensare che la morte di un Papa non sia poi una tragedia così grande. Al contrario però, la figura del Papa, così come quella del Presidente della Repubblica, sono contemplate come guide quasi morali e spirituali, anche se ormai lontane dall’essere persone di enorme rilievo politico, sono visti come simboli di unità e integrità. Tuttavia, l'intensità del lutto può variare a seconda del Papa e del suo impatto sulla società. Per esempio, la recente scomparsa di Papa Francesco ha suscitato un'ondata di commozione non solo in Italia, ma in tutto il mondo, grazie al suo carisma e al suo impegno per la giustizia sociale e ambientale.


Cosa succede quando muore un Papa?

Image by Walkerssk from Pixabay
Image by Walkerssk from Pixabay

Dopo la morte di un Papa, il Camerlengo verifica ufficialmente il decesso, un rito più che un’esigenza, e sigilla gli appartamenti pontifici. Si apre quindi il periodo della "Sede Vacante", durante il quale il Collegio dei Cardinali e il Camerlengo si occupano degli affari ordinari della Chiesa. La salma del Papa viene esposta nella Basilica di San Pietro per l'omaggio dei fedeli e si celebrano i funerali solenni, solitamente entro il nono giorno dalla morte, accompagnati dai "novendiali", nove giorni di preghiera. Intanto, i Cardinali elettori si riuniscono per preparare il Conclave, che inizia tra il 15° e il 20° giorno dalla scomparsa del Pontefice.


Come funziona il conclave?


Molti di voi avranno visto il film “Conclave” con Ralph Fiennes come protagonista, Stanley Tucci e Sergio Castellitto nei panni dei cardinali e Isabella Rossellini che interpreta una delle suore che lavorano al conclave. Quel film, seppur ben fatto, presenta qualche imprecisione. Dunque, al conclave partecipano tutti i cardinali elettori, ossia quelli sotto gli ottanta anni, che sono 135, di cui 101 sono stati nominati da Papa Francesco. I cardinali del collegio, mai come questa volta, sono molto internazionali e provengono da 71 paesi diversi. Per eleggere un Papa sono necessari i 2/3 dei voti, ossia 90. Se dopo 14 o 15 votazioni non si raggiunge una preferenza si procede con un ballottaggio tra i due più votati. Una volta trovato il Papa, lui sceglierà il nome e sarà annunciato alla piazza con la classica fumata bianca. Dopo, si introduce il Papa con la celebre formula “Habemus Papam” che significa per l’appunto abbiamo un Papa.


Le sfide del nuovo Papa

Il Vaticano non è più un grande e potente Stato come in passato, ma quella del Papa è ancora una voce molto ascoltata, che quando critica è molto scomoda ma anche molto efficace. Il defunto Papa Francesco è stato relativamente uno dei Papi più progressisti della storia della Chiesa cattolica, vedremo se il conclave avrà il coraggio di continuare su questa strada oppure tornare indietro e scegliere un Papa più conservatore. Il nuovo Papa si troverà in un contesto di guerre da risolvere, una richiesta di riconoscimento di diritti civili e sociali sempre crescente ed una grave emorragia di fedeli che la chiesa affronta da troppo tempo. Una bella sfida!


La lingua italiana

Per concludere, vorrei dare un’idea di quanto il Papa sia presente nella cultura italiana, così tanto da indurre alla nascita di parole ed espressioni di uso comune. Due frasi idiomatiche nello specifico sono molto usate: la prima è “morto un Papa se ne fa un altro” che significa è possibile andare avanti velocemente anche dopo una perdita importante; la seconda è “ogni morte di Papa” è un sinonimo dell'avverbo "raramente", sfruttando il fatto che l'elezione di un Papa accade solo occasionalmente. In ultimo, la parola “papabile” che significa favorito o potenziale riferendosi ad una persona e ad un possibile ruolo.

 

 
 
 

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