Quando si fa un viaggio in Italia di certo non ci si aspetta di vedere grandi e moderni edifici, ce ne sono ovviamente, ma quello che attira i turisti da tutto il mondo, quello di cui la gente si innamora, sono i centri storici antichi e magici delle città italiane. Ma prima di scoprire perché questa parte della città abbia un così grande valore, non dimenticate di seguire le nostre pagine Facebook, Instagram e Youtube e di ascoltare il nostro Podcast.
Città ideale - Attribuito a Luciano Laurana - 1480 circa
Cos'è il centro storico?
Il centro storico o città vecchia o ancora borgo antico è la parte più antica della città. È sempre stato il cuore pulsante della maggior parte delle città italiane, perché quasi nessuna di esse è nata per essere una metropoli bensì un piccolo centro di ritrovo dei lavoratori, delle famiglie e dei giovani, che, terminata la giornata, si riunivano nell’antico villaggio per stare insieme.
Come nasce?
È proprio così che nasce il concetto di “centro storico”, ossia la parte più antica, interessante e preziosa della città. Secondo una stima dell’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica), in Italia attualmente ci sono circa 22000 centri storici di varia origine: etrusca, greca, romana, medievale, rinascimentale, barocca e di epoca fascista. Questo fa capire come essi abbiano un valore immenso per l’architettura italiana e per gli italiani. Per capire ancora meglio perché i centri storici rappresentano qualcosa di così unico e suggestivo, ci sono due aspetti interessanti da valutare.
Primo aspetto: uno sviluppo brutto e disordinato
Palazzi in una periferia di Frosinone
Il primo aspetto riguarda gli anni 50 e 60 della grande ed esponenziale crescita economica italiana. In questo periodo c’è stata una politica edilizia di costruzione abbastanza sregolata ed esteticamente molto discutibile. A causa di uno sviluppo industriale velocissimo molte persone si sono spostate dalle campagne e dai piccoli villaggi verso città, portando i governi a costruire velocemente e in maniera disordinata e selvaggia degli edifici residenziali senza tenere troppo in considerazione l’impatto estetico ed ambientale. Considerando questo, la bellezza dei centri storici si esalta ancora di più, come un'oasi di bellezza in mezzo a tanto triste cemento.
Paesaggi urbani troppo monotoni
Un secondo aspetto da considerare riguarda l’enorme globalizzazione e lo sviluppo rapidissimo delle città. Oggi ormai sembrano tutte uguali, con gli stessi negozi, con gli stessi marciapiedi e addirittura alcune di esse hanno anche le stesse panchine. A volte manca la creatività e l’identità. In un contesto di questo tipo, i centri storici assumono un valore incredibilmente bello e affascinante. Sono dei luoghi del passato, incontaminati e conservano la vera essenza di quella città, la sua anima.
L'associazione "i borghi più belli d'Italia"
Tabaccheria in Via Dante Alighieri, Palermo - Foto da www.leviedeitesori.com
In Italia ce ne sono tantissimi, sia nelle grandi città (Roma, Venezia, Firenze), sia in quelle più piccole che concentrano ancora tutta la vita quotidiana nel centro storico. In un tipico centro storico non possono mancare: l’antico ufficio postale, il tabacchino del paese, le signore che siedono davanti alla porta e chiacchierano e così via. Addirittura, in Italia c’è un’associazione “I borghi più belli d’Italia” che promuove la conservazione e la valorizzazione dei piccoli centri storici; consiglio di consultare il loro sito per trarre ispirazione per il vostro prossimo viaggio.
Quali sono i più belli?
Urbino, Marche - Foto Visit Urbino
È davvero impossibile fare una classifica dei centri storici più belli ma, escludendo Roma, Firenze, Venezia ecc., possiamo dire che secondo la nostra esperienza bisognerebbe almeno una volta nella vita passeggiare in questi antichi borghi: Urbino, Siena, Perugia, Mantova, Ferrara, Lecce, Matera, Ostuni, Alberobello, Bassano del Grappa, Termoli e , davvero, tanti tanti altri.. Impossibile vederli tutti e 22000!
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